La tortura del "Gaokao": l'esame di stato cinese

Prima di iniziare il post sul Gaokao, consiglio una veloce letta del mio post sul sistema educativo cinese. Lo potete trovare su questo link: 
Guida Semplificata del Sistema Educativo Cinese.

I nostri esami di stato sono una sciocca barzelletta se confrontati con uno degli esami di stato più difficili al mondo: il cosiddetto "Gaokao" (高考), l'esame di stato Cinese o, come da definizione, l'Esame nazionale di ingresso all'educazione superiore. Non vi è altro miglior aggettivo per descriverlo visto che è l'unico biglietto per accedere all'università desiderata. Mentre da noi il risultato dell'esame di stato ha poca o nessuna importanza per accedere all'università, in Cina è tutto ed è l'unica cosa che conta quando arriva il tempo di scegliere come proseguire la propria educazione.


Come ovunque, il gaokao si tiene alla fine degli studi superiori, che, in Cina, durano solamente 3 anni, e di solito coincide con la prima o seconda settimana di giugno. L'esame dura 2 o 3 giorni ed è rigorosamente scritto, spiegando l'abisso tra le abilità di lettura e scrittura e quelle orali di tutti gli studenti che ho avuti nei passati 4 anni. A differenza di qualche decade fa, l'attuale esame varia da regione a regione ed include materie come cinese, sia lingua che letteratura, matematica, una lingua straniera, che di solito è inglese, e una o più materie a scelta dello studente in base a che cosa vorrebbero studiare in futuro. Per questo motivo il curriculum delle scuole superiori è interamente incentrato sui test. Gli studenti ripetono test passati e svolgono simulazioni a non finire. Il che spiega aiuta a capire il perché i giovani Cinesi spesso mancando di creatività e pensiero critico. Semplicemente, queste abilità non sono considerate necessarie per passare l'esame più complesso ed importante della loro vita.

Va detto che non spesso si tratta di una chance sola. Difatti, non è strana o insolito ripetere l'anno una o più volte pur di ottenere un voto migliore e quindi avere la possibilità di accedere al corso di studi preferito. Questo ovviamente è causa di imbarazzo, ma non è nulla a confronto con la pressione che gli studenti vivono sulla propria pelle nel corso di tutti i tre anni delle superiori, e in particolar modo durante l'anno finale.

La loro tipica giornata consiste in una decina di ore trascorse a scuola, di solito dalle 6.30 della mattina fino alle 17.30 del pomeriggio. La maggior parte delle scuola ha lezioni serali che generalmente vanno dalle 18.30 fino alle 21.30. Dopo di che la maggior parte degli studenti torna a casa e fa i compiti per altre tre o più ore prima di andare a letto e poi ricominciare da capo il giorno successivo. Nella scuola dove lavoro io gli studenti hanno lezioni anche di fine settimana e solamente due weekend libera al mese. Generalmente, durante questi fine settimana di 'libertà', se ne vanno a casa con una marea di compiti da preparare per la settimana a venire.


Tutta questa pressione è sentita e in un certo modo condivisa dagli insegnanti e genitori. Molti sono i casi di genitori che lasciano il proprio lavoro pur di aiutare i figli o che si trasferiscono per stare vicini alla scuola dove il figlio o la figlia studiano, affittando minuscole stanze e trascorrendo giornate a cucinano pasti deliziosi per dare un po di gioia agli studenti stressati, a costringerli a dormire il minimo necessario per non collassare sui banchi di scuola, a motivarli o spingerli a studiare giorno e notte. Per non parlare dei costi di questa crescente ossessione. La foto che segue dimostra come con il passare degli anni il gaokao sta avendo una certa influenza anche sull'economica del paese e, ovviamente, le tasche dei genitori. Allo stesso modo contribuendo alla sempre crescente disparità tra i nuovi ricchi e coloro che non si possono permetter certi agi. 


Ma non sono coinvolti solo coloro che ne sono direttamente influenzati, come descritto precedentemente. L'intero paese diventa partecipe di questa maratona accademica, specialmente nei mesi precedenti l'esame. L'area intorno alle scuole diventa una bolla protettiva, dove viene proibito di suonare il clacson (attività preferita di tutti i guidatori cinesi), sconosciuti incoraggiano gli studenti se li vedono in giro, ogni mezzo di trasporto pubblico diventa gratis per gli studenti per garantire che arrivino a scuola in tempo, cibo viene venduto a prezzi ridotti e via dicendo. Insomma, la Cina diventa una grande famiglia per facilitare la vita di questi poveri studenti. Sfortunatamente, nonostante tutta questa assistenza e supporto, sono numerosi i casi di depressione e persino suicidio durante l'intensa preparazione per l'esame o successivamente all'esame stesso.


Ovviamente, essendo la Cina il paese con tanta corruzione e scorciatoie, anche il tanto rigoroso gaokao non può che non esserne affetto. Il governo fa di tutto per mantenere almeno l'esame di stato il meno corrotto possibile, ma questo non può impedire qualche forma di attività illecita. Nuove tecnologie vengono sviluppate e nuovi sistemi per copiare vengono diffuse via Internet. Gli insegnanti vengono corrotti continuamente con bustarelle per dedicare una particolare attenzione ai propri figli o per lezioni private.

L'altro lato o meglio effetto del gaokao è la crescente ondata di studenti che scegliono di evitarlo del tutto. Molti genitori non vogliono vedere i propri figli soffrire così tanto. Quindi, coloro che hanno i mezzi, trovano modi alternativi. Quello che sta diventando il modo più popolare, e al quale io stessa sto contribuendo, è di mandare i proprio figli a studiare all'estero. Infatti, se uno studente ha modo di studiare all'estero non deve nemmeno partecipare al gaokao. Ovviamente, sono in pochi a potersi permettere un lusso del genere, però con il galoppante sviluppo della Cina, il loro numero sta crescendo. Ecco che centri intenzionali come quello dove lavoro io si stanno propagando come funghi, specialmente in grandi centri urbani. Gli studenti in questi centri seguono curriculum inglesi o americani, devono passare esami in lingua inglese, che sono relativamente meno difficili, ottenuti i voti necessari e poi se ne vanno a studiare all'estero. Considerata la crisi mondiale, molte università accolgono con braccia aperte i numerosi studenti cinesi anche se i loro voti non sono un granché.

Detto tutto questo, io spero che la Cina possa cambiare questa situazione. Mi rattrista leggere di giovani che si suicidano perché non soddisfano i genitori o i professori o perché non riescono a stare al passo o perché sono stanchi di tutti i compiti. Mi rattrista vedere studenti in classe con le flebo al braccio a studiare e ripetere l'ennesimo test. Mi rattrista vedere la mancanza di creatività. Mi rattrista che uno non possa seguire i propri sogni solo perché non riesce ad ottenere il numero giusto all'esame. 


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